PARTE 3

SÌ? NO? È VERO?

La domanda che normalmente verrebbe da porsi ora sarebbe: "Perché è ancora illegale", ma dato che abbiamo scoperto un motivo della storia, è il caso di fare una piccola deviazione. I politici amano dirci che la marijuana deve rimanere illegale per il nostro bene. Nella prossima sezione esamineremo alcuni dei cosiddetti "fatti" sulla marijuana così potrete decidere da soli se siete d'accordo oppure no. La proibizione della marijuana esiste per proteggerci o è solamente il risultato di decenni di rifiuto di ammettere i nostri errori?

1. È vero che la marijuana si insedia nelle cellule adipose e mantiene il suo potenziale per mesi?
No. La parte di marijuana che fa effetto viene chiamata "Delta-9-tetraidrocannabinolo". La maggior parte delle persone la chiama THC, ma questo rischia di confondere le idee: il vostro corpo cambia il Delta-9-THC in più molecole inerti conosciute come "metaboliti", e che non fanno effetto. Sfortunatamente, queste particelle comprendono la parola "tetraidrocannabinolo" e vengono anche chiamate THC- così che molte persone pensano che i metaboliti abbiano un effetto. La letteratura anti-droga affermano che THC si stabiliscono nelle vostre cellule adipose e poi vengono rilasciate più tardi come quelle capsule a rilascio ritardato pubblicizzate in TV.
Dicono che vi mantengono sotto il loro effetto tutto il giorno o persino più a lungo. Questo non è vero, la marijuana mantiene il proprio effetto solamente poche ore, e non è giusto pensare che una persona che fallisce un test sulla droga è sempre drogata.
Due di questi metaboliti sono chiamati "11-idrossi-tetraidrocannabinolo" e 11-nor-9-carbossi-delta-9-tetraidrocannabinolo", ma noi li chiameremo 11-OH-THC e 11-nor. Queste sono le particelle che risiedono nelle vostre cellule adipose. Non c'è quasi più Delta-9-THC dopo alcune ore dall'aver fumato marijuana, e studi scientifici che misurano gli effetti della marijuana sono d'accordo.

2. Ma.. non è vero che oggi la marijuana è molto più potente che negli anni sessanta? (O, più spesso.. marijuana è 10 volte più potente di quanto lo fosse negli anni sessanta!)
BENE! In effetti, non è vero, ma se lo fosse, significherebbe che fumare marijuana oggi è più innocuo che negli Anni Sessanta. (Cannabis più potente significa fumare di meno, il che significa a sua volta meno danni ai polmoni per il fumo). Le persone che usano tali statistiche semplicemente non sanno di cosa stanno parlando. A volte affermano persino che oggi la marijuana è 20 volte più potente, il che è fisicamente impossibile perché dovrebbe essere "maggiore" del 100% del Delta-9-THC.
La verità è che la marijuana non è poi cambiata così tanto di forza, se lo è, nelle ultime centinaia di anni, nonostante tutta la nostra moderna tecnologia. Prima che la marijuana venisse resa illegale, le drogherie vendevano tinture di cannabis che superavano il THC di più del 40%.
Persino così, il punto è discutibile, perché i fumatori di marijuana sono oggetto di una chimica particolare chiamata "auto-titolazione", il che significa che fumano fino a quando sono soddisfatti e poi si fermano, così non è molto importante che la marijuana sia più potente in quanto essi ne fumerebbero di meno. La marijuana non è come le salviette pre-umidificate.
Non c'è niente che obblighi i fumatori di marijuana a fumarne una sigaretta intera se non lo vogliono.
Le persone che utilizzano spesso la marijuana sono abituati a fumarla da diverse forniture, e sanno perfettamente che se fumano una sigaretta intera di marijuana molto potente otterranno il risultato di "essere troppo fatti".
E dato che "essere troppo fatti" non è un'esperienza particolarmente piacevole, i fumatori imparano presto ad andare con calma nel fumare, e controllare la qualità del fumo quando non ne conoscono la forza.

3a. La marijuana danneggia il cervello?
Risposta breve: No
Risposta completa: La ragione per cui chiedete questo è perché probabilmente avete sentito o letto da qualche parte che la marijuana danneggia le cellule celebrali, o vi rende stupidi. Tali affermazioni sono errate.
L'idea che la marijuana uccida le cellule celebrali è basata su ricerche effettuate durante la seconda Pazzia della Sigaretta. Uno studio cercò di dimostrare che fumare marijuana danneggiava le strutture cerebrali delle scimmie. In ogni caso, lo studio venne effettuato in modo impreciso e fu severamente criticato dal comitato di una rivista medica.
Studi successivi non dimostrarono alcun danno al cervello, in effetti uno studio molto recente sulle scimmie di Rhesus ha usato una tecnologia così sensibile che gli scienziati potevano vedere l'effetto dell'apprendimento sulle cellule celebrali, e non trovarono alcun danno.
Ma questo era la Pazzia della Sigaretta II, e i proibizionisti cercavano qualsiasi cosa potesse mantenere in scacco il movimento di legalizzazione della marijuana., così lo studio venne ampiamente usato nella propaganda anti-marijuana . Venne sconfessato tempo dopo.
(Sino ad oggi, i gruppi radicali anti-droga, come P:R:I:D:E: e quello del Dr. Gabriel Nahas hanno continuato ad usarlo. In effetti, il programma più popolare di educazione alla droga: "Educazione alla Resistenza dell'Abuso di Droga", sostiene che la marijuana "può danneggiare la percezione della memoria e la capacità di giudizio distruggendo le cellule celebrali".
Quando la polizia e gli insegnanti leggono questo e ci credono, il nostro lavoro diventa veramente arduo, in quanto ci vuole molto tempo per spiegare ai bambini come Ms. Jones e il poliziotto Bob si sbagliavano.)
La verità è che nessuno studio ha mai dimostrato nessun danno cellulare, stupidità, guasto celebrale o pazzia dovute specificatamente all'uso della marijuana - nemmeno un uso pesante. Ciò non significa che non possa essere usata male.

3b. Se non danneggia le cellule celebrali come fa a "tirarti su" allora?
Danneggiare le cellule celebrali non è un requisito fondamentale per "tirarsi su". La marijuana contiene una sostanza che si sostituisce ad un'altra sostanza naturale del cervello, con alcune differenze. Questa sostanza tocca alcuni "bottoni " sulle cellule celebrali chiamati "recettori".
Fondamentalmente la marijuana "solletica" le cellule celebrali. L'alcool, la droga legalizzata, solletica anche lui le cellule celebrali, con la differenza che le danneggia e le uccide producendo delle tossine (veleno) e a volte dei piccoli attacchi. Inoltre, alcune droghe consumano i "bottoni" che toccano, ma la marijuana no.

4. Si può morire per aver fumato la marijuana?
Nessuno è mai morto di overdose. Per ogni sostanza ci sono persone che ne sono allergiche. Con la marijuana questo è estremamente raro, ma può succedere con qualsiasi cosa, dalle mele alle torte. Nessuna morte è mai stata collegata direttamente alla marijuana. Al contrario, molte droghe legalizzate registrano centinaia e centinaia di migliaia di morti all'anno, e principalmente tra loro abbiamo alcool, nicotina, valium, aspirina e caffe ina. Il maggior pericolo con la marijuana è di essere illegale e qualcuno potrebbe mischiarla con altre droghe come PCP.
La marijuana è talmente sicura che è praticamente impossibile andare in overdose con essa. I dottori determinano quanto è sicura una droga misurando quando di essa è necessaria per uccidere una persona ( lo chiamano LD50) e paragonandolo con la quantità della stessa droga viene normalmente assunta (ED 50). Questo rende la marijuana centinaia di volte più sicura di alcool, tabacco o caffeina. Secondo un Giudice della DEA, la "marijuana è la sostanza attiva terapeutica più sicura conosciuta dal genere umano".

5. Ho dimenticato, ma la marijuana può causare brevi amnesie?
L'effetto della marijuana sulla memoria è estremamente plateale e il più semplice da notare. Molti fumatori inesperti si ritrovano ad avere degli improvvisi, inaspettati e molto strani sbalzi di memoria. Questi in genere prendono la forma di una completa dimenticanza di cosa stavate parlando proprio nel bel mezzo di una frase importante. In ogni modo questi sintomi in genere si ritrovano solo mentre una persona è nella fase di "picco". Non diventa un fenomeno permanente, ed esami di fumatori incalliti di marijuana non hanno mostrato alcun problema di memoria o di riflessione. Più fumatori sembrano inoltre in grado di ricordare le stesse cose di quando non sono sotto l'effetto della marijuana.
Studi che hanno sostenuto di mostrare danni temporanei alla memoria non hanno superato analisi approfondite e non sono stati ripetuti. Nuovi studi mostrano che la marijuana non danneggia i processi della memoria sul mondo reale. La marijuana può in effetti rallentare leggermente i tempi di reazione, e questo effetto è stato qualche volta scambiato come problema di memoria.
Per mettere le cose nella giusta prospettiva un gruppo di ricercatori fece trattenere il respiro ad un gruppo sotto controllo, come lo trattengono i fumatori di marijuana. La marijuana risultò produrre solamente circa il doppio di effetti nei test di questo tipo. Molti usano la marijuana per studiare.
Altri non possono, per qualche ragione, usare marijuana e compiere atti che implichino riflettere profondamente. Nessuno sa cosa faccia la differenza.

6a. La marijuana può rendere psicotico il mio fidanzato?
La marijuana non "causa" alcuna psicosi. Persone psicotiche possono fumare la marijuana e avere un attacco, ma non c'è niente nella marijuana che inizi o aumenti tali attacchi. Naturalmente se una persona con problemi mentali riceve marijuana da fumare per la prima volta o senza esserne a conoscenza possono spaventarsi e diventare "strani". Alcune persone che soffrono di acuti problemi psicologici spesso usano la marijuana per farvi fronte. Per questo motivo alcuni ricercatori hanno dedotto che la marijuana sia la causa dei loro problemi, quando invece ne è un sintomo. Se avete sentito dire che la marijuana fa diventare pazzi questo è probabilmente il motivo.

6b. I fumatori di marijuana tendono ad isolarsi dalla società?
Per alcuni versi, sì. Probabilmente però la ragione va da ricercarsi nella paura di essere arrestati. La stessa situazione esiste con persone socialmente disadattate o mentalmente malate. Individui con problemi emozionali trovano che la marijuana sia distensiva, e allora a volte tendono ad utilizzarla più spesso del fumatore abituale. Gli analisti lo notano e tendono a pensare che sia la marijuana a causare il problema. Questo è un errore che ferisce il paziente, in quanto il loro dottore danno meno importanza alle loro vere esigenze concentrandosi invece sul modo di farli smettere nella loro abitudine alla droga. A volte la cannabis li aiuta persino a rimettersi. Si può abusare della cannabis, e può rendere peggiori queste situazioni, ma gli psicologi dovrebbero avvicinarsi alla marijuana con una mentalità più flessibile o rischiano di urtare i sentimenti dei loro pazienti.
La marijuana da sola non rende antisociali. In effetti, un vasto studio di adolescenti ha scoperto che fumatori saltuari di marijuana sono maggiormente adattati delle persone "non drogate". Sarebbe divertente, ma è un problema serio. Ci sono bambini con problemi emozionali che li trattengono dal partecipare a comportamenti sani ed esplorativi. Essi necessitano di aiuto, ma al contrario sono ignorati. Fumatori di marijuana che non hanno alcun bisogno di aiuto se lo ritrovano forzatamente, e allo stesso tempo la marijuana si prende la colpa per caratteristiche di personalità e problemi di persone che amano usarla impropriamente.

7. È vero che la marijuana rende pigri ed demotivati?
No, se siete degli adulti responsabili non lo fa. Chiedete all'Esercito degli Stati Uniti. Hanno compiuto uno studio che non ha mostrato alcun effetto di questo tipo. Se fosse vero, perché molte culture orientali e i giamaicani userebbero la marijuana per aiutarsi a lavorare più duramente? "La sindrome demotivazionale" è iniziata come mito dai mass media basata sullo stereotipo razziale del pigro ubriacone messicano. I proibizionisti sostenevano che la marijuana rendeva la gente inutile e svogliata. Da allora, comunque, è stato scientificamente studiato, ed un sintomo che rassomiglia alla sindrome demotivazionale in effetti è stata trovata. Ma colpisce solamente gli adolescenti - gli adulti non ne sono colpiti. Quando una persona raggiunge l'adolescenza, in genere il suo desiderio di lavorare in genere aumenta, ma questo non accade ai giovani che usano regolarmente la marijuana - persino solo nei fine settimana. Gli studi attuali coinvolgono scimmie, non gli esseri umani, e i risultati non sono verificati, ma studi più vecchi che provavano a dimostrare tale sindrome demotivazionale, riuscivano solo quando analizzavano gli adolescenti. Gli adulti non ne sono toccati. I sintomi non sono permanenti, e le motivazioni ritornano ai livelli normali diversi mesi dopo la cessazione dell'uso della marijuana. In ogni caso, un piccolo numero di persone potrebbero essere anche essere sensibili a tale effetto. I medici avranno bisogno di studiare questo più a fondo prima di sapere esattamente il perché.

8. La marijuana introduce all'uso di droghe più pesanti?
Questo è totalmente falso. In effetti, i ricercatori stanno studiando il modo di utilizzare la marijuana per aiutare i dipendenti da crack a smettere.
Ci sono 40 milioni di persone in questo paese (Stati Uniti) che hanno fumato marijuana in determinati periodi della loro vita - come mai non ci sono decine di milioni di eroinomani allora? Ad Amsterdam, sia la marijuana che la cocaina hanno avuto un calo nell'uso dopo la legalizzazione della marijuana - anche se c'è stato un leggero aumento nell'uso della cannabis subito dopo la legalizzazione. Al contrario di molte droghe che rendono dipendenti, la marijuana non ha alcun effetto di questo genere. Alcune persone hanno persino riferito di aver subito un effetto contrario. Sarebbe a dire che più a lungo l'hanno utilizzata e minor quantità gli serve perché ne sentano l'effetto. In questo modo i fumatori di marijuana in genere non si annoiano dopo qualche tempo sentendo la necessità di "qualcosa di più forte". Eventualmente, quindi, la marijuana trattiene le persone che la usano da cercare droghe più pericolose. L'idea che usare la marijuana porta all'eroina o peggio viene chiamata la "teoria d'ingresso" o la "teoria delle pietre miliari" E' stato uno dei trucchi preferiti degli artisti della propaganda antidroga, in quanto dipinge la marijuana come qualcosa di insidioso con pericoli nascosti. Non c'è mai stata nessuna vera statistica per comprovare quest'idea, ma in un qualche modo è stato il fenomeno a cui i giornali si sono attaccati di più durante la Pazzia della Sigaretta II. (Forse perché la CIA cercava qualcuno da incolpare per l'aumentato uso di eroina dopo il Viet-Nam). La teoria d'ingresso della droga non in genere più accettata dalla comunità medica. I proibizionisti si appellavano ai numeri che mostravano come una vasta percentuale di fruitori di droghe pesanti "aveva iniziato con la marijuana". Gli ritornò indietro - molti fruitori di droghe pesanti usano anche la marijuana. Ci sono due motivi. Uno è che la marijuana "attutisce" gli effetti di alcune di queste droghe. L'altro è un fatto recentemente scoperto sulla psicologia dell'adolescente - c'è un tipo di personalità che usa le droghe, principalmente perché sono eccitanti e pericolose, un brivido. Dal punto di vista sociologico un'altra teoria sul tipo della precedente è stata discussa e che sostiene essere la marijuana la fonte della sottocultura della droga, e conduce ad altre droghe attraverso tale cultura. Per lo stesso motivo ciò è falso - la marijuana non crea la sottocultura della droga, ma è la sottocultura della droga ad utilizzare la marijuana. Vi sono molti fruitori di marijuana che non sono parte della sottocultura.
Questo ci porta ad un altro esempio di come la legalizzazione della marijuana possa attualmente ridurre l'uso di droghe illegali. Anche se non esiste alcun effetto magico "pietra miliare", le persone che scelgono di acquistare marijuana spesso lo fanno da spacciatori che trattano molte altre droghe illegali. Significa quindi che essi hanno accesso a droghe illegali e possono decidere di provarle. In questo caso è la legge che porta all'uso di droghe pesanti. Se la marijuana fosse legale, il mercato delle droghe sarebbe separato, e meno persone inizierebbero ad usare le droghe illegali. Forse è per questo che l'entrata in trattamenti di emergenza per droghe pesanti è diminuita negli Stati che hanno legalizzato la marijuana negli anni Settanta.

9a. Non voglio che i minorenni fumino marijuana. Come posso impedirlo?
Legalizzatela. Possono fumarla, ora; è facile da reperire quanto gli alcolici. Ci sarebbe meno marijuana venduta nelle scuole, nei campi di giochi, angoli delle strade se fosse venduta legalmente tramite le farmacie, in quanto gli spacciatori non potrebbero competere con i prezzi. Se siete genitori, la scelta sta veramente a voi: volete che i vostri figli sguscino con i loro amici di nascosto a comprare la marijuana per strada, o preferite parlare loro con calma e spiegarli perché dovrebbero aspettare fino ad essere un pò più grandi? I vostri figli non verranno da voi a dirvi che usano droghe illegali, ma se non fosse una cosa tanto grave, forse vi darebbero la possibilità di spiegare cosa pensate al riguardo. Tra l'altro, preferite forse che i vostri figli vadano più velocemente verso cocaina e super alcolici?
Tenete anche presente che i bambini hanno una naturale tendenza a fare quello che non dovrebbero. E' chiamata curiosità. Facendo tanto chiasso attorno alla marijuana la si rende interessante (alcuni lo chiamano il fattore "frutto proibito"). Questo fattore viene potenziato quando gli viene mentito dagli insegnanti e dalla polizia sulle droghe - perdono il rispetto per la scuola ed il governo. Per molti versi è l'isterismo sulle droghe che provoca maggiori danni. Quando i fruitori di marijuana non fanno alcuna di quelle cose orribili che gli era stato detto, i ragazzi possono pensare che anche le altre droghe più pesanti sono innocue. I vostri ragazzi non vi rispetteranno a meno che non siate calmi e gli diate buone motivazioni per le vostre regole. Il primo passo è quindi per voi genitori, di imparare come stanno veramente le cose a proposito della droga.

9b. I ragazzi non potrebbero rubare le piante di marijuana coltivate da altre persone?
Se siete preoccupati che rubino le piante di canapa coltivate nei campi dovreste sapere che la canapa commerciale non contiene molto THC (la sostanza attiva). E se dovessero fumarla probabilmente gli verrebbe un mal di testa. Altrimenti, dovrebbe essere responsabilità del coltivatore di prendere le misure necessarie per prevenire i furti. La maggior parte della marijuana "casalinga" è comunque coltivata in casa. Se i ragazzi della vostra città non hanno di meglio da fare che gironzolare a rubare la marijuana per fumarla, forse la città dovrebbe aprire una biblioteca o fornirgli altri svaghi.

10a. Non sapete che la marijuana fa diminuire il livello di testosterone nei ragazzi adolescenti causando diversi problemi fisici e di sviluppo?
La marijuana non fa diventare dei ragazzi sani e forti in tante femminucce, assolutamente no. Questa tattica per spaventare (chiamatela, se volete, omofobica) era un metodo utilizzato dalla letteratura antidroga. Cerca di tenere lontani i ragazzi dalla marijuana raccontandogli fondamentalmente che li fa diventare delle ragazze. I ragazzi non dovrebbero probabilmente usare molta marijuana (per la sindrome demotivazionale) ma i rischi non sono spaventosi.
I saggi anti-marijuana usavano questa idea durante la Pazzia della Sigaretta II, ma gli studi citati sono per la maggior parte sbagliati o male interpretati. Questo non vuol dire che la marijuana non abbia effetti sullo sviluppo infantile, ma semplicemente che questi non sono così drastici come alcune persone vorrebbero farli sembrare. In effetti sono ancora abbastanza sconosciuti.

10b. L'uso intensivo della marijuana abbassa il livello spermatico nei maschi?
Non molto (se non per niente) e questo comunque potrebbe anche rivelarsi positivo. Non vi rende né impotenti né sterili ( se così fosse - no ci sarebbero più Rastafaria in giro!). Date a quei testicoli un po' di riposo! La marijuana non è certamente un metodo anticoncezionale, quindi per favore non andate a raccontarlo al/alla vostro/a amante. Non è nemmeno un afrodisiaco, non fa venire voglia di fare all'amore. Quello che fa, ad alcune persone, è di rendere tutto semplicemente un pò più sensuale - fa gustare maggiormente il cibo e rende sentimenti ed emozioni più vividi.

10c. Ho sentito dire che l'uso della marijuana da parte delle ragazze adolescenti può danneggiare la produzione di ormoni, il ciclo mestruale e la fertilità. È vero?
Anche questo non è provato, ma non ci sono comunque dati disponibili (e non verranno dagli Stati Uniti - le leggi attuali americane proibiscono le ricerche sulle donne). Questa è la versione femminile della tattica maschile sull'essere trasformati in femminucce. Per quanto si sa fino a questo momento è solamente una tattica per spaventare.

11. Non mi ricordo: la marijuana può causare problemi temporanei di memoria?
Vattene.

12. Fumare marijuana non è peggio che fumare sigarette?
Ci sono molte ragioni per cui non lo é. Avrete sentito dire che "fumare una sigaretta di marijuana equivale a dieci sigarette" ma è un'esagerazione e non è corretto. Marijuana contiene più catrame che nicotina - ma le sigarette con basso contenuto di catrame causano tanto cancro quanto le altre, e quindi cosa vuol dire questo? Gli scienziati hanno mostrato che fumare qualsiasi tipo di pianta è dannoso per i polmoni perché aumenta il numero di "lesioni" nelle piccole vie respiratorie. In genere questo non è una minaccia per la vita, ma è una possibilità per delle infezioni. Coloro che fumano marijuana e sono preoccupati trovano meno pericoloso prendere la marijuana mangiandola o vaporizzandola ( ma attenzione - la marijuana si può mangiare ma il tabacco no - e potreste andare in overdose!). La marijuana non sembra causare tanto cancro quanto il tabacco, comunque. Qui di seguito elenchiamo una serie di fatti sul fumo di tabacco e quello della marijuana:

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È abbastanza ovvio ai fumatori di marijuana che le leggi che la proibiscono non sono "per il loro bene". Oltre a quello di cui abbiamo parlato qui sopra, la marijuana legale sarebbe pulita e senza adulteranti. Alcuni aggiungono altre droghe alla marijuana prima di venderla. Altri vi spruzzano sopra gli spray deodoranti per l'ambiente o la imbevono in sostanze chimiche come la formaldeide! Molta marijuana è coltivata all'esterno, dove può essere spruzzata con pesticidi o contaminata da funghi pericolosi. Se il governo si curasse veramente della nostra salute, creerebbe un'agenzia che dovrebbe assicurarsi che venga venduta solo marijuana di qualità. Questo sarebbe più economico del mantenerla illegale, ed eviterebbe alla gente di stare male e finire ai trattamenti di emergenza.

13. I bambini nati da madri che fumano marijuana soffrono della Sindrome Fetale da Marijuana"?
Se una tale sindrome esiste, i casi sono talmente rari che non può essere dimostrata. Molte madri fumano marijuana durante la gravidanza in quanto le aiuta a controllare la nausea chiamata "nausea mattutina" e molti affermano che addirittura aumenta l'appetito e riduce lo stress. Questo risulta essere particolarmente importante in paesi meno sviluppati, dove le moderne cure mediche non sono facilmente disponibili, ma anche in questo caso, i benefici derivanti da un uso responsabile della marijuana possono superare i rischi persino sotto la moderna medicina.
Studi condotti in Giamaica hanno mostrato come madri che fumano marijuana in gravidanza hanno bambini più sani, ma questo potrebbe derivare al guadagno extra generato dalla vendita della marijuana e da altri fattori. E' stata una bugia abbastanza comune durante la guerra alle droghe sostenere che la marijuana e specialmente la cocaina causavano malformazioni alla nascita o problemi comportamentali come fa l'alcool. Questo spaventa le madri che vengono spinte a ritenere che le droghe sono "cattive". Queste affermazioni non sono basate su ricerche scientifiche - molte non prendono nemmeno in considerazione lo stile di vita o le condizioni di vita delle madri prima di mettersi a puntare l'indice contro le droghe.
Ovviamente le madri in attesa non dovrebbero fumare marijuana per quanto possibile. Se si abusa della marijuana si può creare un problema di salute sia per la madre che per il bambino. Il Delta-9-THC attraversa la placenta ed entra nel feto. Stranamente, però, il metabolite della marijuana, 11-nor-carbossi-delta-9-THC non lo fa, e il feto non trasforma il delta-9-THC in 11-nor come fa il corpo della madre, così i bambini che devono ancora nascere non sono esposti all'11-nor. Il terzo trimestre è il periodo maggiormente vulnerabile. I genitori dovrebbero tenere questi fattori in considerazione quando decidono di usare la cannabis.

14. È vero che la marijuana causa molti incidenti automobilistici?
Non proprio. Le persone che usano la marijuana hanno lo stesso (se non inferiore) tasso di incidenti automobilistici delle altre. Studi sul fumare marijuana durante la guida mostrarono che rallenta il tempo di reazione, ma non tanto quanto l’alcool.
Ancora, coloro che guidano in stato di eccitazione da marijuana si sono dimostrati meno stupidi sulla strada (mostravano una chiara "accentuata avversione al rischio").
Studi recenti hanno enfatizzato che è l’alcool ad essere il maggior pericolo sulle nostre strade, e che le droghe illecite non sono neanche lontanamente paragonabili quanto a pericolosità.
Per quanto buffo possa sembrare, può essere più sicuro guidare "fatti" fino a quando non siete totalmente "fusi" al punto da vedere cose strane - ma alcuni sono abbastanza irresponsabili da guidare anche in questo stato. Infatti molti hanno riferito di fare errori alla guida mentre si trovavano in questa situazione.
Ci sono coloro che pensano che la marijuana sia uno dei problemi principali della strada, questo a causa di un articolo o storia in un giornale in cui si diceva che un gran numero di persone uccise in incidenti automobilistici risultavano positive a test sulla marijuana. Per diversi motivi questi studi non si possono considerare validi:



15. Non vi spaventa l’idea che qualcuno potrebbe rimanerci invischiato?
La marijuana non produce sintomi da astinenza per quanto forte possa essere. Crea un’abitudine (psicologica) ma non una dipendenza (fisica). La maggioranza delle persone che smettono di fumare la marijuana non hanno nemmeno bisogno di pensarci due volte. Paragonare la marijuana con le droghe che creano dipendenza è molto sciocco.
Perché una droga crei una dipendenza fisica deve essere "rinforzante", provocare crisi di astinenza e produrre tolleranza. La marijuana è rinforzante perché ci si sente bene, ma non fa le altre due cose. Caffeina, nicotina e alcool provocano tutti una dipendenza fisica.

16a. L'analisi delle urine come mezzo di selezione del personale è una buona idea? Voglio essere sicuro che i miei affari siano mandati avanti da persone sicure.
No! Alcuni dei vostri più brillanti, infaticabili e affidabili impiegati fumano marijuana. Quando fate questi test mettete chi usa la marijuana sullo stesso piano di chi ne abusa: quello della disoccupazione. I test anti droga sono pessima politica aziendale (senza contare il fatto che invadono la vita privata). Se un lavoratore ha un problema di droga potete con un test dire quanto bene fa il suo lavoro. Licenziare "tutti" coloro che usano droga danneggerà i vostri affari, vi costerà del denaro e creerà verso di voi molto risentimento - e perché? Non c’è nemmeno la minima prova che coloro che usano la marijuana hanno problemi di salute o incidenti.
I vostri impiegati probabilmente si risentiranno del fatto di subire un test; un test che permette ad un datore di lavoro di governare le azioni di un impiegato nel suo tempo libero - persino quando queste azioni non toccano il modo di lavorare. (Come detto in precedenza, i test sulla marijuana non dicono se una persona è sotto il suo effetto. Dicono solamente se è stata usata marijuana nelle ultime settimane): Chiedere ad un lavoratore di urinare in una provetta di plastica una volta al mese non è il modo migliore per farli sentire parte dell’azienda, o di farsi degli amici. C’è una crescente preoccupazione sui test anti droga, a volte perché sbagliano e accusano la persona sbagliata, ma principalmente perché possono essere usati per ottenere altre informazioni riservate su di un lavoratore. Degli avvocati hanno iniziato a domandarsi persino se sono costituzionali.

16b. Tutto questo non vale comunque la pena per diminuire i rischi di incidenti e spese per la salute?
Tutti sanno che quelli che usano marijuana sono pessimi impiegati, giusto? Sbagliato - o almeno qualcuno ha dimenticato di comunicarlo ai milioni di infaticabili lavoratori che fumano marijuana. Le compagnie che producono i test anti droga vi daranno pile di statistiche con cui dicono di provare come l’uso della marijuana vi costa del denaro. La verità è che vi sono altrettanti studi che mostrano come coloro che usano marijuana riescono meglio, utilizzano meno le cure mediche, e producono di più di quelli che non la usano. Prima di acquistare un test anti droga per il vostro lavoro, siate sicuri di sentire l’altra versione della storia.
Negli anni Ottanta, l’amministrazione Bush promosse moltissimo i test anti droga. In effetti George Bush aveva calcolato il costo dell’uso di droga a più di 60 bilioni di dollari all’anno, basandosi su di uno studio che si supponeva mostrasse che le persone che avevano usato marijuana in un qualche periodo della loro vita avevano meno successo delle altre. Lo stesso identico studio potrebbe essere usato per mostrare che persone che oggi usano spesso marijuana ed altre droghe illegali hanno maggior successo. C’è qualcosa che non quadra, e quando aggiungete che diversi vecchi capi della DEA e Boss della droga ora possiedono o lavorano nell’industria delle analisi delle urine, tutta questa storia inizia ad essere abbastanza strana.

17. Non sarebbe meglio rinchiudere tutti i drogati?
Come pensate di mantenerli? Già adesso, un buon cinque per cento della popolazione di questo paese (U.S.) sono sotto custodia (incluso libertà condizionata, libertà su cauzione e libertà provvisoria). Assassini e stupratori vengono rilasciati dai penitenziari per far posto ad altri "con biglietto omaggio" – ci sono circa 2500 fan dei Grateful Dead nelle nostre prigioni federali. Tenere una persona in prigione per un anno costa circa 20.000 dollari. Gli Stati Uniti sono in testa per numero di imprigionati - 425 persone su 100.000 sono dietro alle sbarre. Nel sistema Carcerario Federale un quinto dei prigionieri sono colpevoli di reati di droga che non hanno compiuto nessun reato violento. Le leggi dei singoli stati sono in genere meno rigide, ma le sentenze statali ingiuntive minime per droga tendono a divenire sempre più popolari.
Le nostre prigioni e le aule di giustizie sono così affollate che il rapporto annuale dell’Associazione Americana degli Avvocati sullo stato del Sistema di Giustizia è fondamentalmente una lunga richiesta di eliminare le leggi sulla droga che imprigionano i fruitori. Persino l’amministrazione Clinton riconosce che chiudere le persone in prigione non rappresenta la soluzione. Questo è specialmente vero per coloro che hanno problemi di abuso di droghe - queste persone necessitano trattamenti, non maltrattamenti.
La guerra alla droga ha fissato sentenze minime per crimini di droga nei testi di legge. Se non togliamo quelle leggi (almeno) ci troveremo in una pessima situazione per la fine del secolo. Una politica retroattiva della legalizzazione o della decriminalizzazione della marijuana sarebbe un grosso passo in avanti per aiutare a risolvere questa crisi.
Consideriamo anche questo - Una volta che una persona viene messa in prigione, diventa molto ostile verso il resto del mondo. Sarà probabilmente perseguitato mentre è lì, e molto probabilmente apprenderà comportamenti criminali da delinquenti violenti e incalliti. E ci sono parecchie possibilità che prenda l’AIDS o la tubercolosi prima di essere rilasciato. Imprigionando coloro che usano la droga vi scavate una vera e propria fossa in cui cadere - ne vale la pena?
Tra l’altro, molte di queste persone non meritano di finire in prigione. Perché mai dovrebbero andarci solo perché gli piace sentirsi "su" con la marijuana? Specialmente se qualcuno può bere alcolici e non essere arrestato...che razza di legge è? Dovete pensare a che tipo di mondo vi state costruendo prima di agire. La polizia del futuro come tratterà le persone? Quanto avete intenzione di lasciare mano libera al governo sul trattamento da riservare a coloro che usano droghe? Quanti dei vostri stessi diritti sacrificherete cercando di mettere in prigione i "drogati"?

18. Ho sentito dire che la marijuana contiene più di 400 sostanze chimiche... Ebbene?...
Vero, e allora? Ci sono anche più di 400 sostanze chimiche in diversi cibi (tra cui il caffè, che ne contiene più di 800, e molti carcinogeni per topi) e non si vede nessuno arrestare la gente al Mc Donald’s o multare le persone per Aver Mangiato durante la Guida. Solo il THC è molto psicoattivo; alcune altre sostanze hanno pure piccole percentuali di psicoattività. La gente che usa la marijuana non si ammala di più e non muore giovane o perde il lavoro (eccetto quando sottoposta ai test) e nemmeno ha bambini mutanti, quindi qual è il punto?
Il fatto che vi siano più di 60 originali sostanze chimiche nella cannabis chiamate "cannabinoidi" è qualcosa che gli scienziati trovano molto interessante. Molti di questi cannabinoidi potrebbero avere importanti effetti come medicine. Per esempio, il "cannabinolo" è un cannabinoide che aiuta le persone che soffrono di insonnia. I dottori ritengono che sia a causa di questa sostanza che molti pazienti preferiscono usare la marijuana piuttosto che le pillole di Delta-9-THC (chiamate dronabinol) -il cannabinolo elimina l’effetto "picco" e calma i nervi. Un altro cannabinoide. L’acido cannabidiolico" è un antibiotico molto efficace, come la penicillina. Molte di queste sostanze possono essere estratte dalla marijuana senza alcuna particolare attrezzatura di laboratorio.

19. Quella roba non interferisce con il sistema immunitario rendendo più facile prendere il raffreddore?
La marijuana (Delta-9-THC) ha un effetto "immunosoppresivo" Agisce su certe cellule nel fegato, chiamate macrofagi, più o meno nel modo in cui agisce con le cellule celebrali. Invece di stimolare le cellule, però, le blocca. Questo effetto è temporaneo (come il "picco") e se ne va rapidamente; le persone sofferenti di sclerosi multipla possono in effetti trovare tale effetto utile nel combattere la malattia.
Ricerche recenti hanno anche trovato che i metaboliti della marijuana rimangono nei polmoni sino a sette mesi dopo aver smesso di fumare. Mentre sono lì, il sistema immunitario dei polmoni potrebbe risentirne (ma i macrofagi non si "spengono" come nel fegato). Gli effetti del fumo di per sé sono probabilmente peggiori degli effetti del THC, e durano altrettanto a lungo.
Detto questo, i dottori non hanno ancora deciso se i fruitori di marijuana sono a rischio per i raffreddori oppure no. Con la possibile eccezione della bronchite, non ci sono cifre che suggeriscano che coloro che usano la marijuana prendano più facilmente il raffreddore, ma... questo non ha impedito a Carlton Turner, (consigliere sotto Nixon per la politica contro la droga) dall’affermare in diverse occasioni durante i suoi discorsi pubblici che la marijuana provocava l’AIDS e l’omosessualità. Le sue affermazioni erano talmente ridicole che il Washington Post e Newsweek Magazine si presero gioco di lui, ed egli fu costretto a dimettersi.
Oggi, i pazienti in cura per l’AIDS usano la marijuana per curare i loro sintomi senza alcun problema apparente. Alcuni studi suggeriscono che la marijuana potrebbe addirittura stimolare certe forme di immunizzazione. Ricercatori hanno provato a mostrare gli effetti principali sul sistema immunitario umano, ma se la marijuana ha davvero effetti sostanziali, buoni o cattivi, questi sono o troppo tenui o troppo piccoli per essere notati.