Marijuana come Medicina antiemetica

Un'indagine sulle esperienze e sulle attitudini degli oncologi

di Richard Doblin e Mark A.R.Kleiman


Articolo scientifico: Un'indagine anonima a campione casuale dei membri dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO) è stata condotta nella primavera del 1990 per misurare le attitudini e le esperienze degli oncologi americani riguardo all'uso antiemetico della marijuana in pazienti malati di cancro e curati con chemioterapia. L'indagine è stata indirizzata a circa un terzo (2430) di tutti i membri ASCO residenti negli Stati Uniti ed ha ottenuto una percentuale di risposta del 43% (1035). Più del 44% dei rispondenti riferiscono di consigliare l'uso (illegale) della marijuana per il controllo dell'emesi ad almeno un paziente trattato con chemioterapia. Almeno metà (48%) prescriverebbe marijuana ad alcuni dei suoi pazienti se fosse legale. Come gruppo, coloro che hanno risposto considerano la marijuana (fumata) più efficace del THC sintetico (somministrato oralmente) legalmente disponibile ed ugualmente sicura. Dei rispondenti che hanno espresso un'opinione, la maggioranza (54%) ritiene che la marijuana debba essere disponibile con prescrizione.
Questi risultati poggiano sulla questione se la marijuana ha "un uso medico correntemente accettato", argomento di una disputa amministrativa e legale tuttora in corso riguardo a se la marijuana in forma di fumo dovrebbe essere disponibile con prescrizione a fianco del THC sintetico in forma orale. Questa indagine dimostra che l'esperienza degli oncologi con l'utilizzo medico della marijuana è più esteso e la loro opinione sulla droga più favorevole rispetto a quanto le autorità regolamentatrici sembrano aver creduto.