CENNI SULLA CANAPA

(Cannabis sativa)

Caratteristiche della pianta: la canapa è una pianta erbacea annua appartenente alla famiglia delle Cannabinacee. Presenta una radice fittonante che si approfondisce notevolmente nei terreni adatti. I1 fusto è eretto, sottile, alto fino a 4 m., non ramificato se la semina è fitta. Le foglie sono palmato - lobate e formate da 7 - 10 foglioline molto allungate ed a margine seghettato. Il seme è un achenio (1000 semi pesano 15-20 gr.) (F. Bonciarelli, 1995).

Esigenze pedo-climatiche: è una coltura che. predilige terreni mediamente fertili e profondi, può succedere a se stessa (2 - 3 anni) senza che il terreno accusi fenomeni di stanchezza. Si adatta ad un range climatico che va dal sub - tropicale al temperato ed essendo molto sensibile al freddo va seminata quando la temperatura del terreno ha ormai raggiunto i 10º C (da metà marzo in poi), preferibilmente i 12 - 14º C (F. Bonciarelli, 1995).

Biologia e tecnica colturale: il seme della canapa ha bisogno, viste le piccole dimensioni, di una accurata preparazione del letto di semina, per cui si deve operare con una aratura profonda circa 50 cm nel periodo di fine estate seguita da 1 o 2 erpicature durante le quali si provvede anche alla concimazione di fondo e se possibile a quella organica con 200 q.li ad Ha di letame. La concimazione minerale si avvale di 2,5 - 3 q.li/Ha di concime minerale ternario (tipo 20 - 10 - 10) ed eventualmente I q.le/Ha di concime minerale azotato in copertura. Da prove effettuate all'Istituto di Agronomia della Facoltà di Agraria di Bologna è emerso che somministrare dosi di azoto superiori ad 80 unità ad Ha non porta ad ulteriori aumenti di prodotto sia in quantità che in qualità.
Il periodo ottimale per effettuare la semina si colloca tra la metà di marzo ed i primi di maggio, a seconda delle zone e delle varietà impiegate, utilizzando 50 - 60 Kg di semente ad ettaro. La semina si esegue con una normale seminatrice universale ponendo gli organi distributori a 15 - 18 cm di distanza e con una profondità di semina di 2 - 3 cm in modo da ottenere una densità iniziale di popolamento di 150 -200 piante a m2. Al momento della raccolta il popolamento si ridurrà a 120 - 150 piante a m2 o, nelle condizioni peggiori, a 80 - 100.
Dopo la semina, tra maggio e giugno, si esegue la concimazione di copertura con il fertilizzante azotato. Altra operazione, non sempre necessaria durante la coltivazione, è una eventuale sarchiatura avente lo scopo di controllare le erbe infestanti, ridurre l'evaporazione, aerare lo strato superficiale del terreno e aumentare l'infiltrazione dell´acqua. Il massimo fabbisogno idrico della canapa si colloca durante il periodo di allungamento degli steli che dura dalle 5 alle 6 settimane nei mesi di giugno luglio; se l'acqua scarseggia in questa fase è consigliabile irrigare con circa 1500 m3 d'acqua. Se seminata a tempo la canapa non necessità de1l´utilizzo di diserbanti chimici visto che il suo accrescimento è molto rapido ostacolando lo sviluppo alla maggior parte delle malerbe. La raccolta avviene normalmente nel periodo che va dai primi di agosto fino alla metà di settembre. Questa può essere eseguita con le normali macchine per la fienagione e preferibilmente con falcia - condizionatrici che riducono i tempi di essiccamento. L'altezza del taglio può variare dai 3 ai 5 cm dal livello del terreno; il taglio più alto facilita l'aerazione dell'andana e quindi l'essiccamento. Il prodotto essiccato andrà poi rotoimballato facendo attenzione al peso delle rotoballe (da 100 a 400 Kg) e soprattutto all´umidità degli steli in modo da evitare nocivi fenomeni di fermentazione della massa imballata (UR ottimale 18%). La produzione di bacchette (fusto della pianta priva di foglie) si aggira dalle 10 alle 18 t/Ha.

Avversità: poche sono le avversità vegetali ed animali che colpiscono la canapa. Per le infestanti abbiamo detto precedentemente che se la canapa è seminata per tempo le malerbe non riescono a svilupparsi; i ritardi nella semina possono facilitare la crescita di erbe tipo Abutilon e/o Amaranthus e/o Convolvolus spp. ecc., tipiche infestanti del mais. L'entomofauna presente sulla canapa, raramente a livelli epidemici riguarda diversi rincoti tra cui Lygaeidi e Pentatomidi che danno il caratteristico "cimiciato", alcuni coleotteri del genere Opatrum e Crepidodera e diversi lepidotteri tra cui quello potenzialmente più pericoloso Ostrinia nubilaIis (piralide); questi insetti, quando presenti, si stabiliscono nelle diverse parti della pianta, dalle radici al fusto, alle foglie fino alle infiorescenze (Entomologia Applicata).

Miglioramento genetico: il lavoro di miglioramento genetico della canapa era intenso prima del declino di questa coltura già negli anni '50 - '60 ed è stato ripreso recentemente anche in Italia; solo in Francia si può dire che tale lavoro non si è mai interrotto. I principali temi di ricerca del breeding della pianta sono stati: