Convegno "Terra di.. Carta"

Ancona, 5 novembre 1999
Intervento del Senatore Giovanni Ferrante



I risultati che oggi vengono presentati sono un indubbio incoraggiamento sulla strada dell'utilizzo di una risorsa come la canapa nell'industria cartaria.
Del progetto di sperimentazione avviato dalla Cooperativa Humus e dall'Assocanapa, finanziato dal Consorzio Universitario Piceno con il sostegno della Regione Marche, sono stato costantemente tenuto informato e ho avuto modo di esaminarne i risultati ottenuti con enorme interesse.
Quando lo scorso anno, nel convegno tenuto ad Ascoli Piceno, si iniziò a parlare di uno sbocco della canapa nella produzione di pasta di cellulosa, la cosa sembrava possibile ma ancora velleitaria: oggi credo si possa affermare, invece, che la prospettiva inizia ad essere veramente concreta.
Il lavoro effettuato dal Poligrafico dello Stato negli stabilimenti di Roma e Foggia dà due indicazioni fondamentali, a mio giudizio: la prima è che si può investire nella creazione di una filiera canapa nel settore cartario; la seconda, strettamente correlata alla prima, è che questa prospettiva servirebbe a salvaguardare e a creare posti di lavoro.
Ne è testimonianza l'interesse che l'iniziativa odierna, e più in generale il progetto che l'Assocanapa e la Cooperativa Humus stanno portando avanti, ha riscosso tra le forze sindacali del settore.
La richiesta avanzata dalla SLC CGIL di Foggia ai vertici del Poligrafico di creare una linea di lavorazione della canapa nello stabilimento pugliese, mi pare molto importante poiché consentirebbe di salvare almeno trecento posti di lavoro. Non solo: visto che per attuare ciò occorrerebbero almeno 10.000 ettari di terreno coltivati a canapa, si aprirebbero possibilità occupazionali anche in agricoltura
Questo nell'ottica di quello "sviluppo sostenibile" che oggi, in Italia come in Europa, è al centro di ogni programmazione nei vari settori produttivi.
Credo allora che non si possa che accogliere con favore quanto sta emergendo da questo primo anno di sperimentazione ed è opportuno che della situazione venga investito anche il Governo. Per quanto mi riguarda lavorerò affinchè si dia vita ad un tavolo di concertazione tra Assocanapa, sindacati, Ministero del Tesoro e vertici del Poligrafico per analizzare le problematiche connesse all'utilizzo di nuove materie prime nell'industria della carta.
Voglio aggiungere, inoltre, che di questa possibilità anche le Marche devono saper usufruire. Quello cartario è infatti un settore molto importante per l'economia della nostra Regione e le note vicende legate alla ristrutturazione delle "Cartiere Miliani" lo testimoniano eloquentemente. Una ristrutturazione, questa, che deve mirare ad una innovazione dei processi produttivi quale indispensabile premessa per la crescita e la salvaguardia dell'occupazione.
Ritengo che lo sforzo del mondo politico debba essere, da un lato, quello di eliminare tutti gli ostacoli normativi che ancora rendono "rischiosa" la coltivazione della canapa e dall'altro, individuare le risorse economiche da poter indirizzare verso questo settore innovativo.
Considerando la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica della produzione di cellulosa dalla canapa, come questa sperimentazione sembra dimostrato, si deve avere, allora, il coraggio di puntarci.
Ciò gioverebbe certamente, all'agricoltura, all'industria e soprattutto all'occupazione, una problematica quest'ultima che il Governo sta affrontando in maniera decisa, sostenendo politicamente ed economicamente ogni possibile opportunità in grado di creare nuovi posti di lavoro.