FIBRE NATURALI DALLO STELO DELLA CANAPA

Con il sig. Kaspar Bahmer ho potuto discutere a lungo sulle esperienze, le tecnologie, le informazioni e le proposte riguardanti l'utilizzo delle fibre ricavate dallo stelo della canapa e la loro preparazione per la filatura.
La ditta R.u.G. BAHMER MASCHINENBAU GMBH - Sohnstetten ha preparato un documento sintetico. Mi auguro che la mia versione in lingua italiana possa trasmettere questa informazione ai lettori.

Gli incontri con alcuni rappresentanti dell'ASSOCANAPA e dell'AIAB mi hanno confermato che la canapa in Italia darebbe la maggiore resa per ettaro rispetto alle altre fibre vegetali quali lino, ramie ecc.
Inoltre la millenaria tradizione della coltivazione della canapa in Italia è un argomento fortissimo che induce a riscoprire ed a riproporre questo capitale dormiente. E' vero che bisogna ancora sviluppare la meccanizzazione sia della raccolta che della lavorazione delle fibre che dovranno poi essere utilizzate nella filatura, ma è anche vero che esiste già una tecnologia abbastanza progredita.

Ecco cosa scrive la ditta BMS:
Sta aumentando l'importanza delle materie prime rinnovabili. Sta aumentando la richiesta di prodotti derivati dalle fibre vegetali. E' di grande importanza l'uso che se ne può fare: rivestimenti per pavimenti, materiali isolanti, imbottiture di sedili e parti di carrozzeria per auto, prodotti geotessili, stoffe speciali ecc.

Aumenta anche da parte dei consumatori l'interesse per i materiali naturali e le fibre vegetali, non pericolose per la salute e riciclabili.
Le fibre naturali offrono all'industria nuove opportunità e nuove scelte. II loro carattere innovativo e la loro immagine positiva hanno risvegliato l'interesse di un gran numero di aziende nei più svariati settori dell'economia, e non va nemmeno trascurata la possibilità di creare nuovi posti di lavoro.
Oggigiorno l'agricoltura deve affrontare problemi di sovrapproduzione dei prodotti agricoli a destinazione alimentare, con prezzi in discesa libera.
Le fibre naturali rinnovabili offrono nuove opportunità senza dover correre dei rischi sconosciuti. In linea generale si sa come coltivare le piante da fibra locali. Dato che si tratta di materie prime riproducibili, si possono fare contratti a lungo termine con le aziende industriali.
Perché l'industria possa utilizzare questa produzione agricola occorre realizzare un impianto fisso per la trasformazione della pianta in fibra. La coltivazione dovrebbe essere fatta entro un raggio massimo di 40 / 50 km, in modo che gli agricoltori stessi possano conferire il raccolto.
L'impianto trasforma il raccolto confezionato in rotoballe in diversi tipi di fibre secondo le esigenze dei clienti. Per un funzionamento a pieno regime dell'impianto occorre la coltivazione di circa 1000 ettari. Lo stretto collegamento tra impianto, fornitori ed industrie clienti permette di controllare da vicino le diverse esigenze della produzione. Coltivando la canapa è possibile evitare l'uso dei pesticidi, e migliorare lo stato del terreno spesso sfruttato troppo intensamente.
Oggigiorno l'utilizzo delle fibre di produzione locale senza l'uso di macchine moderne e tecnologie aggiornate sarebbe illusorio.
La lavorazione tradizionale della canapa, ma anche del lino e della ramie, richiederebbe un enorme impiego di mano d'opera. Nei decenni passati il basso costo delle fibre chimiche ha fatto sì che si sia completamente trascurato lo sviluppo di tecnologie e di macchine adatte alla lavorazione meccanica della canapa, del lino e della ramie.
Una delle poche ditte che ha sviluppato una tecnologia per ricavare le fibre dallo stelo della pianta è stata la ditta BAHMER grazie a sovvenzioni dello Stato ed alla stretta collaborazione con i ricercatori dell'industria automobilistica. Si spiega così perché alcuni prodotti di canapa siano diventati prodotti di serie presso alcuni costruttori di automobili. Certo non è stato facile, e fra le cose che si è dovuto imparare a sostituire ci sono battenti con il filo delle lame rovinato (detti "coltelli") e battenti a pettine deformati dalla resistente fibra della canapa. Ma alla fine le difficoltà sono state superate, e oggi queste nuove tecnologie sono pronte per numerose applicazioni.
Un impianto localizzato in una regione costituisce un legame forte con gli agricoltori della zona.
L'utilizzo della canapa è in forte e veloce crescita a livello mondiale, e quindi a maggior ragione la nostra tecnologia costituisce la base per le più svariate lavorazioni delle fibre prelavorate.


LA MATERIA PRIMA E LA SUA LAVORAZIONE
Le rotoballe fornite dagli agricoltori vengono analizzate: qualità, peso, contenuto di umidità, stato della macerazione ed eventuali presenze di impurità. Successivamente le rotoballe vengono immagazzinate al coperto fino al momento della lavorazione. Al momento della lavorazione le rotoballe vengono messe con il muletto sul nastro di alimentazione, vengono tolti manualmente i cerchi, e ha inizio il processo di lavorazione automatizzato.
Le rotoballe portate dal nastro alimentatore (2) arrivano con regolarità alla stazione di carico (3), passano per il metal detector e arrivano alla macchina per l'apertura delle balle(4). Dopo l'apertura automatica viene regolata la quantità di materiale da fornire alle unità gramolatrici (5). Gli steli vengono maciullati senza strapparli ed il canapolo cade sul nastro raccoglitore (8) per essere convogliato alla ulteriore lavorazione. Le fibre grezze invece, liberate quasi totalmente dal canapolo, passano al pulitore (6) per l'eliminazione definitiva dei residui di canapolo. In questa fase vengono anche aspirate le particelle di polvere e le impurità. Segue la prima fase di apertura delle fibre (7). In caso di necessità a questo punto è possibile azionare lo scambio per far uscire questa qualità di fibre dall'impianto. Altrimenti la lavorazione prosegue sull'apritore secondario (9) per poi arrivare al dosaggio (10) ed alle successive fasi di apertura a seconda delle esigenze (11, 12, 13). In uscita le fibre vengono automaticamente convogliate alla pressa dove sono confezionate in balle. L'impianto può essere fornito con protezione antirumore e con aspirazione delle polveri collegata ad un sistema centrale di filtraggio dell'aria e di trasporto del canapolo.


I PRODOTTI
Assumendo di lavorare 7600 tonnellate di materia prima (in Italia, data la maggiore produttività, con 1000 ettari si ottengono circa 10.000 tonnellate), si possono ottenere:

1) Fibre adatte per velli (30 % circa) 2.280 ton.

Trattasi di fibre aperte e adatte per la fabbricazione di velli utilizzati per la produzione di:

1.A) Strutture compresse
1.B) Velli isolanti
1.C) Geo-tessili
1.D) Altri utilizzi (cellulosa, tessili)


Annotazioni: Strutture compresse 1.A)

Fibre naturali quali la canapa e il lino possiedono delle proprietà straordinarie, per esempio alta resistenza, un alto grado di elasticità con bassa densità, che rendono molto interessante l'impiego di queste fibre nel campo tecnologico. Così per esempio l'industria dell'automobile è sempre più interessata all'impiego di parti realizzate con queste fibre. I vantaggi tecnologici e di qualità non si discutono più:

Il consumo di fibre naturali nell'industria dell'automobile in Germania raggiunge oggi alcune migliaia di tonnellate. E la tendenza è in aumento. Ci sono tra gli altri anche argomenti ecologici quali il recycling, il bilancio della CO2 e possono essere sostituiti tanti prodotti fabbricati con il legno. E' possibile perciò calcolare in un 30% le vendite di fibre prodotte per questo settore.

Annotazioni: velli isolanti 1.B)
Un secondo mercato molto interessante offrono i produttori di velli isolanti ecologici realizzati con fibre di produzione locale. Questo potrebbe voler dire che in futuro gran parte dei velli isolanti potranno crescere nei nostri campi e senza impiego di pesticidi. Basti pensare ai costi crescenti per lo smaltimento dei materiali isolanti di origine minerale (spese di smaltimento in discarica £ 400.000 per ton. circa), ai rischi per la salute (pericolo di tumore ai polmoni).
In Germania nell'anno 1995 il mercato dei velli isolanti ha raggiunto un volume di 30 milioni di metri cubi. Secondo stime della ditta ISOCOTTON – Augsburg la percentuale dei velli isolanti ecologici era circa il 5 % del volume di vendite di isolanti di fibre minerali, ossia un volume di 955.000 metri cubi.

Il mercato dei velli isolanti è in continuo aumento e le previsioni per il mercato alternativo (con crescite annuali del 10 % circa) sono più promettenti di quelle dei velli tradizionali. Una causa di questa continua crescita è senz'altro il terzo ed il quarto decreto sui materiali isolanti ed il nuovo regolamento del 1/1/'96 per l'edilizia agevolata con un contributo di DM 400 all'anno per un totale di 8 anni, se in una costruzione nuova il consumo di energia calorica scende del 25 % al di sotto della soglia prevista dal decreto. Ciò è facilmente raggiungibile con isolanti ECO. In collaborazione con le strutture di vendita regionali sarà possibile vendere il 20 % della produzione di fibre.

Annotazioni: Geo-tessili 1.C)
Per le esigenze ambientali sempre più stringenti gli utilizzatori di teloni per la protezioni di bacini e pendii vengono costretti a impiegare tessuti decomponibili, ecologicamente compatibili, biologici e riciclabili. I Fogli di Istruzione FGSV 535 e DVWK 221 prescrivono l'utilizzo di fibre vegetali.
Allo stato attuale per questo settore si può calcolare una percentuale del 20 % della produzione di fibre.

Le fibre della canapa sono particolarmente adatte per:

Annotazioni: altri utilizzi 1.D)

Il mercato delle fibre naturali non è ancora sviluppato completamente, ed entro due anni sarà possibile la vendita di tutte le fibre prodotte. Non abbiamo preso in considerazione le possibilità di impiego delle fibre così prodotte nell'industria tessile, perché la macerazione sul campo dà risultati troppo variabili. Va precisato però che l'impianto è capace di fornire anche l'industria tessile.

2) Canapolo (50% circa) 3.800 ton.

 

Per le sue capacità straordinarie di assorbire umidità (circa 10 volte più della paglia)il canapolo è ideale come lettiera per cavalli e per animali minuti. Il volume assorbito supera il 400 %. Il ricavo è di DM 0.40/kg (ossia Lit. 400/kg).
L'impiego ha confermato i seguenti vantaggi:

Annotazioni: 2.A)
Solamente nel Baden-Wurttemberg ci sono oltre 200.000 cavalli, la maggioranza su lettiera di paglia (70%). I rimanenti 60.000 cavalli stanno su lettiere di altri materiali, come per esempio pellets di paglia e trucioli di falegnameria. Calcolando un consumo mensile di 100kg/box di cavallo, risulta un fabbisogno di canapolo di circa 1 tonnellata per cavallo all'anno (durante l'estate il consumo è inferiore). Secondo i calcoli della BMS si può vendere a questo settore il 30 % del canapolo.

Annotazioni: 2.B)
Assumendo che non tutto il canapolo potrà essere utilizzato come lettiera per animali, è interessante che esistano già soluzioni pratiche per l'utilizzo del canapolo nel settore della cellulosa. La disponibilità è di 500 tonnellate circa.

Annotazioni: 2.C)
Proponiamo di utilizzare il 10 % del canapolo nell'impianto calorifico per produrre corrente elettrica addizionale per un valore di DM 1.580/mese.

3) Polveri (20 % circa) 1.520 ton.

 

Annotazioni: 3.A)
Le polveri e particelle vegetali che non possono essere vendute si bruceranno nell'impianto calorifico per una resa di circa DM 30/ton.

PRODOTTI E QUANTITÀ

1000 ETTARI COLTIVATI A CANAPA = 7600 ton
PAGLIA DI CANAPA

 

FIBRE (30% = 2.280 ton)
1.A 684 ton a DM 1,00/kg
1.B 456 ton a DM 1,20/kg
1.C 456 ton a DM 1,40/kg
1.D 684 ton a DM 1,00/kg

 

CANAPOLO (50% = 3.800 ton)
2.A 1.140 ton a DM 0,30/kg
2.B    800 ton a DM 0,50/kg
2.C    500 ton a DM 0,10/kg
2.D    380 ton a DM 0,05/kg

 

POLVERI (20% = 1.520 ton)
3.A 1.520 ton a DM 30,00/kg



ASPETTI ECONOMICI

Inoltre occorrono spazi di manovra, per la pulizia del canapolo, per l'impianto di aspirazione polveri, pressa e magazzino.



CAPITALE NECESSARIO PER AVVIARE L'IMPIANTO (DM)

Spese di iscrizione, notaio ecc DM 100.000
Capannone di circa 2.100 m2 920.000
Arredo interno 40.000
Impianto meccanico per la conversione degli steli in fibre 3.200.000
Impianto calorico ed energetico 180.000
Due muletti 20.000
Ferramenta 10.000


Ufficio ed amministrazione

Elaborazione dati compresi i programmi 15.000
Tecnologia di comunicazione 2.000
Copiatrice 3.000
Materiale d'ufficio 2.000
Apparecchi di laboratorio per le analisi 19.000
Totale indicativo DM 4.511.000 (1 DM = Lit 989,99)


Ing. Otto V. Aufschnaiter
Silbergasse, 15
39100 Bozen – Bolzano (BZ)
Tel. 047.1971506