SPLENDORE NELL'ERBA? - 1

La pianta di canapa esiste in due varietà. Una, dicono i suoi sostenitori, potrebbe trasformare le industrie e fornire una fonte di prodotti estremamente utili e non nocivi per l´ambiente. L'altra è la marijuana, e qui iniziano le discussioni ed i dibattiti che hanno fatto inseguire con desiderio dall´industria un materiale grezzo estremamente desiderato.

Di John Mintz
Giornalista del Washington Post
Domenica, 5 Gennaio 1997 - Pag. H01
Il Washington Post


Una sempre crescente coalizione di scienziati, agricoltori, imprenditori e grosse industrie ritiene di aver trovato l´equivalente moderno del "flubber", l´aggeggio antigravità di un film del 1961 che lanciava la macchina dell´attore Fred Mc Murray in orbita, scagliava la squadra di basket del suo college verso il soffitto della palestra e smascherava delle spie.

La sostanza miracolosa che sta destando tanto interesse è una delle coltivazioni più antiche del mondo - la canapa. I sostenitori di questo stelo fibroso dicono che può rimettere in sesto le industrie della carta e quelle ad essa correlate, ridurre la deforestazione mondiale e l´uso di pesticidi, provvedere nuovi materiali da costruzione e fornire cibi ricchi di nutrimento che possono ridurre i disturbi cardiaci. Peccato che ci sia solo un piccolo problema con la canapa. E´, vagamente, diciamo, illegale. Viene anche chiamata marjuana.

Vi sono due varietà della pianta di canapa, o cannabis sativa. Una è chiamata "erba", è verde con profumo dolciastro e che vi fa sentire euforici quando la fumate. L´altra è la canapa industriale, e fumarla vi procura un gran mal di testa.

Le forze a favore della canapa vogliono che le autorità degli stati e quelle federali legalizzino la canapa industriale e continuino invece a proibire quella che si può fumare. Ma le forze dell´ordine non fanno alcuna distinzione tra le due piante. "La canapa è una sostanza sotto controllo dalla Legge sulle Sostanze Controllate del 1972" ha spiegato il portavoce dell´Amministrazione per l´Osservanza dei divieti sulle Droghe James Mc Givney.

Legalizzare la canapa toglierebbe l´atteggiamento anti-droga del governo "specialmente ora", ha detto Mc Givney, citando uno studio che mostra un aumento nell´uso della marijuana da parte degli adolescenti . Già l´approvazione degli elettori sul voto di Novembre per un´iniziativa che rendeva possibile l´uso medicinale della marijuana ha complicato il messaggio di rinforzo anti-marijuana hanno aggiunto gli addetti ai lavori. La DEA è anche preoccupata che i coltivatori di marijuana si infiltrino nei campi di canapa legalizzata per coltivare la loro che non lo é. Gli ufficiali della narcotici dall´elicottero non potrebbero notare la differenza, dice Mc Givney. I sostenitori della canapa non sono d´accordo e affermano che le due piante sono molto differenti.

Molte industrie evitano di proclamare pubblicamente il loro interesse verso la canapa timorosi che questo li etichetti come "tenere" verso le droghe. In compenso lasciano che gli agricoltori e gli ambientalisti portino avanti queste rivendicazioni presso le legislazioni dal Kentucky al Vermont, Wisconsin e Missouri.

Fino ad ora la polizia ha bloccato i "sostenitori della canapa" a Washington e ai parlamenti statali. In Colorado, ad esempio, dozzine di investigatori della narcotici hanno impacchettato udienze statali, deragliando uno studio proposto sulla canapa. Un argomento chiave degli agenti a Denver e altrove è che coloro che sostengono la canapa sono in effetti le avanguardie degli spacciatori di droga. "Stanno semplicemente argomentando per legalizzare la marijuana", ha detto un ufficiale dell´Amministrazione anti droga della Casa Bianca a proposito degli attivisti per la canapa. Ma questi ufficiali che hanno sostenuto tali accuse, hanno riconosciuto di non comprendere le motivazioni dei grandi capitalisti che mostrano interesse nell´uso industriale della canapa.

Prendiamo la International Paper Co., la maggior industria cartaria mondiale. Curtis Koster, manager per la parte tecnologica, ha detto che la compagnia è molto interessata alla canapa come mezzo per indirizzarsi a quello che gli interessi di coloro che si occupano di legname chiamano la "crisi della fibra" che si profila all´orizzonte mondiale.

Il bisogno di prodotti per la fibra e per la carta (come cartoncino, materiale per impacchettamento, e polpa) è salito alle stelle nel Terzo Mondo - sembra quasi che la domanda per tali prodotti si accompagni a precisi progressi economici ed educativi. Ma il costo alle compagnie per il legname per acquistare terreni forestali, per il taglio degli alberi e lavorare il legname di fronte all´attivismo generale per l´ambiente sta salendo con esso.

Così le compagnie che trattano carta stanno cercando attivamente nuove fonti di fibre - e probabilmente la canapa è la migliore, dice Koster, che recentemente è entrato nella commissione dei direttore di un nuovo consiglio favorevole alla canapa. "E´ la più forte, la più resistente e facile da coltivare ed ha una vastissima zona di possibile coltivazione", ha detto. Mentre gli alberi richiedono anni per svilupparsi, la canapa impiega 100 giorni - così nella lunga durata la canapa produce quattro volte ad acro del legno ha continuato Koster.

"La fibra di legno è inferiore di molto a diversi prodotti di fibra", come la canapa, dice Koster che parla per sé e non per la sua compagnia, e sceglie molto accuratamente le parole. "Non c´è dubbio che una carta eccellente può essere prodotta dalla canapa... È un gran dono che Dio ha posto sulla Terra".

"L´industria cartaria è per sua natura molto prudente, ma sta cercando attivamente nuovi dati sulla canapa" ha detto Med Byrd, un ricercatore leader sulla carta presso l´Università del Nord Carolina. "Questo è un cambiamento radicale". Mantenendo la linea dura contro la canapa "le forze dell´ordine gettano via assieme scienza e buon senso", ha detto. La controversia sulla marijuana trattiene la sua compagnia dal mostrare troppo interesse nella canapa, ha detto Koster. Ma denuncia le accuse degli agenti federali che le compagnie favorevoli alla canapa sono avanguardie dei re della droga" le definisce "menzogne che "fanno sembrare le forze dell´ordine tanti babbuini". "L´industria dovrebbe interessarsi alla canapa?" ha detto Koster. "Sì". Egli ritiene che un giorno la canapa verrà legalizzata. Ma in questo caso l´industria non farebbe altro che riscoprire un prodotto naturale antico quanto la civiltà.

Dalle reti da pesca agli abiti
Stracciando lo stelo fibroso della canapa l´uomo fece la prima corda. I cinesi hanno inventato le reti da pesca con essa nel 4500 A.C. e più tardi la prima carta. Erodoto scrisse della raffinatezza degli abiti prodotti con la canapa. Usata per fare libri, mappe e lampade a olio, la canapa fu la coltivazione principale in Asia, Europa ed America dal 1500 al 1800. Le vele erano di canapa perché non ammuffisce la parola "canvas" (tela) si dice derivi da "cannabis" (canapa).

La Virginia coloniale e il Connecticut resero la coltivazione della canapa obbligatoria. I primi passi della Dichiarazione di Indipendenza vennero scritti sulla canapa. George Washington e Thomas Jefferson possedevano piantagioni di canapa e ne promuovevano i benefici. Molti agricoltori pagavano le tasse con balle di canapa. Dozzine di città statunitensi furono chiamate con il suo nome, come Hempstead (città della canapa), nello stato di New York.

Ma negli anni Trenta, il Governo Federale colpì la marijuana. L´industria delle vernici, che usava la canapa, persuase il governo ad esentarla. Ma nel 1937 una legge pose pesanti tasse sulla canapa - un dollaro l´oncia - e l´industria della canapa si estinse.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Presidente Franklin D. Roosevelt, lanciò il programma "La canapa per la Vittoria", inducendo gli agricoltori a riesumare la coltivazione della canapa per uso militare (dai lacci per gli scarponi ai paracadute, agli zaini.

L´industria della canapa però morì nuovamente alla fine della guerra. Mentre la canapa veniva ancora coltivata in Europa ed in Asia - e fu legale importarla se già lavorata - qui negli Stati Uniti era una coltivazione dimenticata. Questo fino al 1990, quando uno scrittore di nome Jack Herer pubblicò un libro che creò un forte interesse da parte delle compagnie commerciali, che intravedevano un forte guadagno dall´importare canapa da paesi come la Cina e l´Ungheria.

L´industria da allora è esplosa. Nel 1993, le vendite di canapa a livello mondiale erano di 5 milioni di dollari americani; nel 1995 totalizzavano 75 milioni, secondo la Hemptech, una compagnia di consulenza della California che analizza l´industria. La Hemptech si aspetta vendite di 200 milioni di dollari americani nel 1997, e di 600 milioni per il 2001.

Una compagnia locale che tratta la canapa è la Fairfax-based Ecolution Inc., che importa abiti e cosmetici a base di canapa dall´Europa Orientale. In due anni di operazioni commerciali, le vendite sono saltate del 500%, a 1,5 milioni di dollari americani.

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